GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE IN UN DIALOGO TRA PAVIA, ASTI E SENEGAL
Alfabeti di cittadinanza – Parlare di obiettivi di sviluppo sostenibile senza rapportarsi con un continente giovane, che in questo periodo storico sta affrontando scelte sul proprio sviluppo lascerebbe le buone intenzioni a metà, non si misurerebbe con il continente dove l’età mediana è intorno ai 19 anni.
La variabilità è grandissima: in Africa l’età mediana è pari a 19 anni – e in particolare a 18 nell’Africa subsahariana, l’area più giovane del mondo, che conta ben 807 milioni di abitanti – mentre in Europa sale a 39 anni – e a 40 nell’Europa meridionale, l’area più vecchia del mondo che conta 152 milioni di abitanti, la metà dei quali ha più di 40 anni.
Un continente che nonostante le guerre, i regimi sta tentando una sua strada di sviluppo.
Questa spinta si tramuta in cambiamenti veloci che avvengono in pochi anni, ha a che fare con i fenomeni migratori. Fenomeni migratori che hanno a che fare con le emergenze climatiche, con una spinta giovanile verso l’Europa, con le drammatiche condizioni in cui si trovano diversi stati.
E’ dall’Africa che è iniziato il cammino dell’uomo, che ha poi raggiunto tutti i continenti e per confrontarci con il futuro occorre fare un passaggio in Africa per discutere di obiettivi di sviluppo sostenibile, cooperazione e diritti.
Il CPIA 1 Asti è la scuola di istruzione degli adulti della provincia di Asti. Al CPIA un adulto può apprendere lingue, completare i cicli scolastici di medie e in percorsi realizzati in collaborazione con altre istituzioni scolastiche conseguire un diploma.
Fanno parte del CPIA anche i corsi di insegnamento dell’italiano L2, sono più di 80 lr nazionalità degli studenti di origine straniera che frequentano i corsi dell’istituto di istruzione degli adulti.
Uno degli aspetti su cui il CPIA investe molta passione sono i percorsi di educazione civica. Da dicembre il CPIA ha rivolto a tutta la cittadinanza e alle proprie classi incontri mirati a promuovere educazione sulla tematica della sostenibilità, dei diritti, dell’intercultura e della lotta all’analafabetismo funzionale. Questo percorso pubblico ha un nome significativo: “Alfabeti di cittadinanza”, nome ispirato ad un iniziativa educativa promossa da Roberto Genta, educatore del Comune di Asti, recentemente scomparso. Le iniziative culturali sono vere e proprie lezioni.
A fare da docenti d’eccezione in questi mesi sono stati Mamadou Seck (segretario della Fiom di Asti) e Laurana Lajolo che hanno affrontato il tema delle migrazioni, Paolo Crivelli (infettivologo) che ha affrontato il tema della Cura e della pandemia, Luca Chiusano(osservatorio per la sostenibilità) e Edoardo Angelino (storico) che hanno affrontato il tema della sostenibilità ambientale, Nicoletta Fasano (Israt) che ha affrontato il tema dell’identità all’interno della cornice della Giornata della Memoria, il Professor Emerito di Antropologia Culturale Francesco Remotti che ha approfondito il tema della convivenza e della somiglianza tra culture, l’antropologo Marco Aime che ha raccontato le contaminazioni e le somiglianze tra culture attraverso il cibo, il biologo antropologo Francesco Scalfari che ha raccontato attraverso l’evoluzione l’origine dell’uomo, il Professor Vincenzo Gerbi che ha approfondito il tema dell’Acqua come diritto e risorsa da preservare.
Il 5 marzo dopo aver affrontato le tematiche ambientali, antropologiche, le migrazioni il CPIA farà tappa in Senegal, per confrontarsi con due ospiti d’eccezione sulla sostenibilità, gli obiettivi di sviluppo sostenibile e le aspirazioni sia in termini di diritti, che di accesso alle risorse degli stati Africani.
Il primo ospite d’eccezione, anche se di casa al CPIA, è Cesare Quaglia “contadino senza frontiere” che non solo promuove ad Asti l’agricoltura sostenibile, ma da anni porta avanti progetti di cooperazione nell’Africa Subsahariana, prima in Burkina Faso e poi da molti anni in Casamance in Senegal.
Il CPIA 1 ASTI sostiene ed è partner del Progetto “Rafforziamo le donne Contadine”,con il CPAS (Comitato Pavia Asti Senegal) del Progetto di Cooperazione in Senegal il cui Ente capofila è il Comune di Asti.
Cesare Quaglia è vice presidente CPAS Onlus e responsabile dei progetti agricoli, tra cui “Rafforziamo le donne contadine”.
Con Cesare Quaglia affronteremo il tema dell’agricoltura, della sostenibilità ambientale, della sovranità alimentare, della cooperazione e di come queste tematiche possano unire concretamente Asti e Koubanau in Casamance (Senegal).
Ospite davvero d’eccezione direttamente da DAKAR è MALAMINE TAMBA di UNOWAS , funzionario dell’ONU per i diritti umani in Africa dell’Ovest.
Malamine Tamba, è legato all’Italia dove ha studiato, è nato a Coubanao nel 1969, Malamine Tamba era un giovane ragazzo quando il suo villaggio cominciò a legarsi ai progetti di cooperazione del Comitato Pavia Asti Senegal. Grazie al suo curriculum (ha due lauree, una in scienze giuridiche ed una in scienze ambientali), fu scelto come assegnatario di una borsa di studi per il master in Coooperazione . Così dopo aver concluso il Master, ha lavorato nei progetti di sviluppo nella sua regione con il Comitato Pavia Asti Senegal, per poi intraprendere una carriera che l’ha reso oggi funzionario dell’ONU per i diritti umani in Africa dell’Ovest.
Con MALAMINE tratteremo la sostenibilità dal punto di vista dell’AFRICA, in particolare gli aspetti dell’agenda 2030 che riguardano i diritti. Malamine Tamba ha seguito diversi processi di democratizzazione di paesi dell’Africa Subsahariana ed essendo National Officer dell’ONU a DAKAR ci offre una grande occasione per affrontare la tematica degli obiettivi di sviluppo visti da un punto di vista dell’Africa Occidentale.
Una piccola curiosità, Malamine Tamba è un grande appassionato di calcio e ha guidato la delegazione Senegalese e la tifoseria premiata per il fairplay durante i recenti mondiali di calcio.
La diretta sarà il 5 marzo alle 20,30 e si potrà seguire sul canale Facebook del CPIA 1 ASTI ( https://www.facebook.com/profile.php?id=100007192429267 ).