Il direttivo del Comitato Pavia Asti Senegal (CPAS) condivide il comunicato e le riflessioni del Direttivo di MLFM Lodi sul “caso mensa” di Lodi qui sotto riportato e idealmente si unisce al presidio in corso a Lodi davanti al Broletto, sede del Comune.
“È accaduto, quindi può accadere di nuovo” Primo Levi |
REGIO DECRETO-LEGGE 15 novembre 1938-XVII, n.1779
Integrazione e coordinamento in unico testo delle norme già emanate per la difesa della razza nella Scuola italiana.
Art. 1
A qualsiasi ufficio od impiego nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, frequentate da alunni italiani, non possono essere ammesse persone di razza ebraica
Art. 3
Alle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche o private, frequentate da alunni italiani, non possono essere iscritti alunni di razza ebraica
Art. 5
Per i fanciulli di razza ebraica sono istituite, a spese dello Stato, speciali sezioni di scuola elementare nelle località in cui il numero di essi non sia inferiore a dieci
Era il 1938.
Sono passati 80 anni dalle infami leggi razziali emanate dal regime fascista. Un evento infausto che ha generato indicibili violenze e ingiustizie.
Sappiamo tutti come è andata a finire.
Riteniamo gravemente iniquo e sbagliato il regolamento sull’accesso ai servizi essenziali, non accessori, di mensa e scuolabus per alcuni bambini di Lodi.
Quel regolamento colpisce in maniera arbitraria una parte della comunità lodigiana che vive e lavora qui da anni. Una parte viva della nostra comunità che, non senza sofferenza, ha deciso di abbandonare il proprio paese di origine o vi è stata costretta da guerre, povertà e miseria.
Una parte viva della nostra comunità che ha deciso di costruire qui il suo futuro, di coltivare qui le sue amicizie, di crescere qui i propri bambini.
Sulla pelle di questi bambini, oggi, a Lodi, si sta consumando una inqualificabile strumentalizzazione.
I nostri valori sono quelli dell’accoglienza, della fratellanza tra i popoli e del soccorso nella difficoltà. Gli stessi valori ai quali riteniamo necessario ispirare la crescita delle nuove generazioni.
Non possiamo tacere, quindi, di fronte a una situazione così profondamente lesiva di tanti diritti fondamentali, primo tra tutti il diritto di uguaglianza.
Alcuni, in questi giorni drammatici, hanno male interpretato questo diritto, che è un principio di rango costituzionale, sostenendo che il regolamento adottato dalla giunta comunale di Lodi serva proprio per applicarlo.
Lontano dall’essere una concreta applicazione del principio di uguaglianza, il regolamento introduce una evidente discriminazione tra famiglie italiane e famiglie straniere, vessate dalla richiesta di documenti ulteriori che in tantissimi casi sono difficilmente reperibili e, soprattutto, non sono richiesti ai cittadini italiani.
Invitiamo tutti coloro che condividono questi valori, il personale scolastico, le associazioni, le famiglie italiane e quelle straniere, a restare uniti e a manifestare con forza il proprio pensiero di solidarietà pubblicamente, nelle scuole e sui luoghi di lavoro contro il regolamento palesemente discriminatorio.
Sarebbe grave che un simile episodio si ripetesse in altri territori.
Chiediamo alla giunta comunale di ripensare la sua posizione, di fare un passo indietro e di riaffermare nella sua vera portata costituzionale il principio di uguaglianza!
Partecipiamo al presidio organizzato a Lodi questo martedì 16 ottobre in Piazza Broletto, dalle 8:30 fino a sera, per due motivi:
1. festeggiare il successo della campagna di raccolta fondi lanciata dal coordinamento “Uguali doveri”, a cui aderiamo, che garantirà a tutti i bambini esclusi dai servizi di mensa e scuolabus di poterne usufruire almeno fino a dicembre. A tutti i donatori esprimiamo un sentito ringraziamento;
2. continuare a tenere alta la guardia nei confronti di chi specula sulla pelle dei bambini, discutere e coordinarci su come proseguire insieme questa necessaria battaglia di civiltà.
Il Direttivo del Movimento Lotta alla Fame nel Mondo