Quali servizi per garantire accesso al lavoro a giovani e donne in Senegal? Questa domanda ha guidato la due giorni di scambio Sud-Sud a Louga il 29 e 30 maggio scorsi.
Il seminario è stato organizzato con l’intento di confrontarsi sullo stato di avanzamento del progetto “Reti al Lavoro: Percorsi in Comune per Giovani e Donne in Senegal”, per analizzare opportunità, sfide e difficoltà riscontrate dalle autorità locali nel promuovere politiche per l’occupazione, per condividere esperienze e buone pratiche, e ancora per confrontarsi sulle strategie di sostenibilità del progetto.
L’iniziativa è stata coordinata dalla Regione Piemonte in stretta collaborazione con i partner (e soci COP) RETE, ENAIP Piemonte, ENGIM Piemonte, LVIA, CPAS e CISV, nonché l’Università degli Studi di Torino, il CoCoPa, Anci Piemonte e il COP.
Un’occasione per consolidare l’intreccio di Reti al Lavoro, iniziativa finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e di cui la Regione Piemonte è capofila, volta a rafforzare il dialogo e l’impegno per un’occupazione giovanile e femminile di qualità nel territorio senegalese.
Promuovere la cooperazione Sud-Sud per districare buone pratiche
Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale promuovere la cooperazione Sud-Sud, sempre più radicata nelle comunità locali, una collaborazione tra eguali che agevola lo sviluppo attraverso lo scambio di buone pratiche ed esperienze.
Reti al Lavoro, infatti, è un progetto portavoce di equità, strategia fondamentale per la promozione di uno sviluppo economico che possa essere davvero inclusivo e sostenibile.
Rete nella rete: lavoro in gruppo per aprire dialogo con la popolazione locale
Al seminario hanno partecipato i rappresentanti dei comuni senegalesi partner del progetto, ovvero Louga, Thiès Ouest, Pikine Est, Ronkh e Coubalan, insieme ai partner italiani (Regione Sardegna, i Comuni di Torino, Cuneo, Carmagnola e Asti, e Compagnia di San Paolo) ma anche alcuni dei comuni finanziati da Reti al Lavoro nell’ambito del meccanismo di regranting, come ad esempio Ziguinchor insieme al comune di Bra, e Mbao con una rappresentanza del comune di Orbassano.
Dopo i primi saluti istituzionali e divisione in gruppi di lavoro, le persone partecipanti hanno riflettuto sulle competenze e sulle risorse necessarie al fine di portare avanti il progetto Reti al Lavoro e hanno valutato come costruire un dialogo costruttivo con i servizi e la popolazione locale.
Importante anche la riflessione sulle politiche e sui servizi comunali, partita con l’analisi delle problematiche e la consapevolezza sulla necessità di ricevere una formazione, conclusa poi dialogando sulle potenzialità e sulle buone pratiche di cui fare condivisione
Dal confronto allo scambio: focus sulle strategie da mettere ancora in atto
L’ultima giornata di lavoro, giovedì 30 maggio, si è aperta con una relazione sulle attività di coordinamento generale del progetto.
Un vero e proprio momento di scambio al centro del quale si è parlato a lungo del processo di costituzione delle start-up, della selezione delle persone tirocinanti e del monitoraggio delle attività nei cinque comuni coinvolti.
Nel pomeriggio il percorso si è concluso con un secondo momento di scambio, questa volta inerente il processo di costituzione dei centri servizi, le modalità operative e le strategie di sostenibilità messe in atto nell’ambito del progetto Reti al Lavoro.
Rinnovamento dei legami e nuove sinergie: la testimonianza di Claudia Re
Tra le oltre 100 persone partecipanti in rappresentanza dei 15 partenariati territoriali del Senegal, del Piemonte e della Sardegna c’era anche Claudia Re della Regione Piemonte“>: “L’atelier a Louga è stato una buona occasione per condividere le attività e i risultati raggiunti finora con il progetto Reti al Lavoro – ha raccontato – abbiamo vissuto momenti di riflessione e nuove sinergie con le altre iniziative promosse dal bando Partenariati Territoriali sui temi del lavoro dignitoso e della creazione di opportunità per i giovani e le donne in Senegal”.
Nel corso del comitato di pilotaggio del 30 maggio i lavori sono proseguiti con un confronto sulle azioni attualmente in corso, in particolare la formazione dei giovani e il rafforzamento dei centri servizi, e sulle prossime attività da realizzare: “Il rinnovamento dei legami di partenariato con i territori in Senegal con i quali la Regione Piemonte collabora da parecchi anni e l’allargamento a nuovi partenariati rappresentano un ottimo risultato che vede ancora rafforzato il sistema piemontese di cooperazione nel Paese e che stimola il territorio piemontese ad attivarsi e confrontarsi su temi di comune interesse”, ha concluso Claudia Re.
Un percorso che continua a permetterci di lavorare insieme
Il percorso condiviso nei due giorni a Louga è un nodo prezioso che, partendo da una ricerca partecipativa, permetterà di continuare a lavorare con la popolazione dei cinque comuni senegalesi, e non per loro.
Definire insieme le strategie e i metodi in un’ottica di scambio è il modo migliore per stimolare una sempre rinnovata partecipazione alle attività. Un lavoro che parte dalla condivisione del processo decisionale per arrivare a un vero equilibrio tra le forze.