Noi di Comitato Pavia Asti Senegal vogliamo ringraziare il grandissimo pubblico che ha partecipato alla XVI edizione di Africando: dal 2006 ci impegniamo per portare nella nostra città un weekend di divertimento e di riflessione, che sia uno strumento per la conoscenza reciproca tra le culture del nostro territorio.
Lo facciamo ricercando la contaminazione tra espressioni artistiche e culturali di alto livello. Quest’anno abbiamo voluto cercare sonorità sperimentali, artisti che inseriscono la world music in generi musicali molto contemporanei: le melodie r’n’b fuse con le sonorità afro di Epoque, da cui nascono canzoni che sono lo specchio della storia di questa artista e della storia di tanti italiani di oggi; il genere afro nella musica da discoteca, che Nina Kipiani ha battezzato “afroteque”. Quello che loro fanno con la musica è un esempio della convivialità delle differenze che promuoviamo a Pavia, far incontrare i generi e le culture affinché nasca una storia unica.
È una grande soddisfazione vedere che ad Africando partecipa un pubblico sempre più vario, per età e origine, che invade allegramente la bellissima piazza del Carmine a cui noi siamo legati. Quando per primi ci abbiamo portato un concerto era solo un parcheggio!
Se Africando c’è, il merito è dei volontari del Comitato Pavia Asti Asti Senegal, che anche quest’anno non si sono risparmiati: vogliamo ringraziarli tutti sinceramente, perché sono il maggior valore della manifestazione.
Ci sono quelli di lungo corso, come Giuseppe, Angelo, Assunta, Mimmo, Roger, quelli che una volta erano i giovani, Marcello, Elena, Donatella, Stefano, Carlotta, Marta, quelli nuovi, come Hassan, Mauro, Paola, Luca, Allal, José, Claudia, Lorenzo, e quelli che non sono riusciti a esserci, come Shiva, Caterina, Irene, Cristina, Riccardo, Davide, e quelli che comunque devono essere presenti almeno qualche ora perché c’è Africando, come Santina, Giulia, Giulia, Michela e Stefano, Stefania. Fulvio c’è sempre anche se non c’è più. Perché era una colonna di Africando e lo dedichiamo a lui.
Africando è l’unione di tanti tasselli, l’impegno di tantissime persone che danno il loro contributo: l’Associazione Panificatori, la Locanda del Carmine con Raffaele Soldati, Elisabetta Bigi e il settore Cultura del Comune, il CSV, Coldiretti, Fabio Roscio con le sue bellissime fotografie, gli artisti che si sono esibiti nelle due serate e che ci hanno fatto fare un viaggio musicale tra rap, rock, afro-beat, r’n’b, percussioni e storie dalle foreste, folk e cantautori anni ’70.
Grazie ad Africando CPAS si fa conoscere da tanti anni a Pavia e raccoglie fondi che sostengono i progetti in Casamance, nel sud del Senegal: progetti medici (le missioni in piroga, gli stage degli specializzandi e un nascente centro dialisi) e progetti agricoli e di costruzione di imprese, per creare lavoro sostenibile in una regione ancora troppo povera.
Un enorme GRAZIE, e all’anno prossimo.