E’ stato approvato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale il progetto “RACINeS – Rete di Azioni Cooperative e Inclusive verso le Nuove politiche locali del cibo in Senegal“ un progetto con capofila Chieri un comune italiano di circa 36 000 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte, situata sulle propaggini sudorientali delle colline torinesi.
Un progetto triennale da circa 2 milioni di euro, finanziato al 95% che vede l’associazione Comitato Pavia Asti Senegal affiancata da diversi partner di progetto come Università degli Studi di Torino, CIHEAM BARI – Centro Internazionale Alti Studi Agronomici per il Mediterraneo, 7 tra comuni e comunità rurali in Senegal, Dakar, Coubalan, Loul Sessene, Ronkh, Walaldé e le Comunità rurali di Kafountine e Tivaouane Tivaoune Peulh Niague, Slow Food Italia, ed altre 6 associazioni C.I.F.A. ETS , APDAM ETS, Fondazione ENGIM Piemonte , NutriAid International, Associazione RENKEN e RE.TE. ONG
Ciascuna delle 7 associazioni seguirà un’area geografica del Senegal, in particolare CPAS farà da riferimento per la zona meridionale del Senegal ed in particolare per il Comune di Coubalan, già partner di diversi progetti con Regione Piemonte.
Mentre Centro Studi CIHEAM di Bari, Università di Torino e Slow Food avranno un ruolo più generale, studio e di raccordo tra le aree.
L’obiettivo è di costruire, a partire dal Milan Urban Food Policy Pact, firmato dopo EXPO da 280 città nel mondo tra cui Milano e Dakar, delle azioni integrate per il potenziamento dei sistemi alimentari locali, che partono dalla produzione alimentare, passano dal coinvolgimento degli enti locali per garantire il coinvolgimento degli attori pubblici nelle scelte e nell’educazione alimentare (comuni, scuola, ospedali ad esempio) ed arrivano al monitoraggio sanitario su alimentazione e benessere delle comunità locali.
Per Comitato Pavia Asti Senegal hanno lavorato al progetto Giuseppe Esposito, Cesare Quaglia e Luca Saade, insieme ai partner locali in Sénégal.
Tra le azioni previste dal progetto direttamente in carico a CPAS
- La realizzazione di un perimetro orticolo (1 Mini forage 1 Impianto fotovoltaico/1 pompaggio acqua/1 Sistema di irrigazione/1 Recinzione), la realizzazione di diverse formazioni professionali a tema, produzione orticola e produzione cerealicoltura, trasformazione e conservazione dei prodotti
- La realizzazione di una Unità di trasformazione produzioni agricole (forno, essiccatoio, spremitrice, un mulino elettrico).
- Realizzazione di magazzino e di centro distribuzione dei prodotti certificati “Agri-Bio Ethique”
- Istituzione del “fondo di rotazione” per acquisto di materiali e sementi
Un progetto di tre anni che vuole raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione, promuovere un’agricoltura sostenibile: nel sud Sènègal non vi è la fame, la malnutrizione è un portato di coltivazioni ripetitive, di una alimentazione monotona che porta diverse patologie. L’obiettivo è soddisfare le esigenze nutrizionali di tutte le fasce d’età in particolari delle ragazze adolescenti, in gravidanza, in allattamento e delle persone anziane. Migliorare la produttività agricola e il reddito dei produttori di alimenti su piccola scala – facilitare l’accesso sicuro e giusto alla terra, ad altre risorse e stimoli produttivi, alla conoscenza, ai servizi finanziari, ai mercati e alle opportunità che creino valore aggiunto e occupazione non agricola – come recita l’obiettivo 2 dell’Agenda 2030,

Gruppo di lavoro in Sénégal: Seduto il sindaco di Ouonck, Djibril Sane, con la camicia chiara: Arona Babacar Sane, il terzo da destra Cesare Quaglia, il primo da destra Lamine Malo Sane