Cooperazione sanitaria a Ziguinchor – stage di medici dell’università e dell’ordine dei medici di Pavia

Cooperazione al servizio sanitario della regione di Ziguinchor – stage di medici dell’università e dell’ordine dei medici di Pavia

Cooperazione al servizio sanitario della regione di Ziguinchor – stage di medici dell’università e dell’ordine dei medici di Pavia

Relazione dei Medici in formazione specialistica: Carmelo Pistone e Lilia Altieri pediatri a Ziguinchor

(Articolo pubblicato anche su MedMedicine.it)
foto2Nel periodo compreso tra marzo e maggio del 2016, è stato portato avanti il progetto di cooperazione con il Servizio Sanitario della Regione di Ziguinchor (Senegal), già attivo da diversi anni grazie alla collaborazione tra l’Università degli Studi di Pavia, la Clinica Pediatrica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, l’Ordine dei Medici di Pavia e l’ONLUS CPAS (Comitato Pavia Asti Senegal – Cooperiamo Per un Altro Sviluppo). Analogamente alle missioni precedenti, in quella appena conclusa hanno partecipato i Medici in Formazione Specialistica della Scuola di Pediatria di Pavia. Durante la permanenza in Senegal, il nostro intervento è stato svolto prevalentemente nella città di Ziguinchor. Parallelamente i progetti già attivi sono stati proseguiti e ulteriori nuovi sono stati avviati nella regione della Casamance e nella città di Dakar.

Attività svolte a Ziguinchor

Ziguinchor, capoluogo della regione omonima, sorge sulla sponda sinistra del fiume Casamance, nel territorio posto al sud del Gambia; è il secondo agglomerato urbano più grande della nazione e rappresenta il centro di riferimento di tutto il Senegal meridionale. La città è sede strategica di scambi commerciali: sono, infatti, presenti un porto fluviale, un aeroporto ed un relativamente efficace collegamento stradale con la regione di Bignona, situata sulla riva opposta del fiume, e – attraverso il Gambia – con il Senegal settentrionale. Ziguinchor è anche il cuore culturale della Casamance, essendo sede di licei, di un’Università di recente fondazione (attiva dal 2007) e dell’Alliance Franco-Sénégalaise (centro culturale e linguistico) oltre che di numerosi luoghi religiosi (diverse moschee, una cattedrale e altre chiese minori), testimonianza di una continua e pacifica convivenza tra popoli con tradizioni e confessioni differenti. D’importanza non secondaria sono le strutture sanitarie che sorgono nella città, cui affluisce l’intera popolazione casamancese e buona parte di quella abitante il nord della Guinea-Bissau: i tre grandi ospedali (Hôpital Régional, Hôpital de la Paix e Hôpital psychiatrique de Kenya) forniscono un servizio di assistenza di discreta qualità – compatibilmente con le risorse della nazione – che copre la quasi totalità delle specializzazioni mediche e sono fiancheggiati da molteplici Postes de Santé e da altri ambulatori minori a principale indirizzo ginecologico-ostetrico.

A Ziguinchor abbiamo alloggiato presso l’abitazione come di consueto messa a disposizione dal CPAS per gli Specializzandi di Pediatria di Pavia, situata nel quartiere Biagui I, a metà strada tra l’Hôpital Régional e l’aeroporto. Il servizio da noi prestato nella città di Ziguinchor si è articolato in tre attività principali:

  • Stage presso l’Hôpital Régional, all’interno del Dipartimento di Pediatria
  • Collaborazione con l’associazione solidale franco-senegalese “FAP – Futur Au Présent
  • Collaborazione con l’associazione di volontariato italiana “Kasomay”.

Stage presso l’Hôpital Régional

Il Reparto di Pediatria dell’Hôpital Régional di Ziguinchor fornisce un servizio di degenza strutturato in 3 “sale”: Terapia Intensiva Neonatale (25 posti letto), Neonatologia (8 posti letto) e Pediatria Generale (6 posti letto). In aggiunta, il Reparto esegue quotidianamente un’attività ambulatoriale pediatrica generale e specialistica, quest’ultima rivolta ai pazienti HIV-positivi o figli di madri sieropositive. Il Reparto è diretto dal Dott. Francois Niokhor Diouf, Primario e unico Medico Strutturato, fiancheggiato da un cospicuo personale infermieristico e talora supportato dalla Dott.ssa Fatima Diallo, Medico generalista borsista. Nel corso degli anni, gli infermieri sono stati adeguatamente formati alla gestione autonoma della maggior parte delle problematiche di Reparto, in maniera tale da distribuire equamente l’ingente carico di lavoro a ciascun membro dello staff.

L’attività quotidiana del Reparto comincia con il giro visite eseguito direttamente al letto del malato e alla presenza di tutto il personale: le strategie diagnostico-terapeutiche da adottare sono perlopiù valutate collettivamente e non di rado i casi più complessi rappresentano lo spunto per confronti a grande contenuto didattico. La Terapia Intensiva Neonatale ospita i nuovi nati provenienti dal Reparto di Ginecologia e Ostetricia situato a fianco oppure provenienti dal domicilio (eventualità non rara): oltre che da una buona parte di neonati con prematurità e condizioni patologiche correlate (malattia a membrane ialine, enterocolite necrotizzante, infezioni), i letti sono occupati da nati da parti gemellari, figli di madri diabetiche, pazienti con malformazioni, convulsioni, disganglionosi intestinali o con complicanze di un errato clampaggio del cordone ombelicale eseguito a domicilio. Il tasso di mortalità è, relativamente allo standard “occidentale”, sorprendentemente elevato: circa un neonato al giorno, a causa della scarsità di risorse diagnostiche e terapeutiche e dell’impossibilità di un rigoroso rispetto delle norme di asepsi. I neonati a termine e i pretermine che hanno raggiunto un’età gestazionale adeguata possono riconciliarsi con le madri nella sala di Neonatologia, dove gli infermieri si occupano di fornire istruzioni adeguate riguardo alle modalità di allattamento e le vaccinazioni. La dimissione del neonato sano è seguita da un controllo effettuato al mese di vita presso l’ambulatorio del Reparto. La sala di Pediatria Generale è occupata in prevalenza da bambini più grandi affetti da patologie infettive (gastroenteriti acute determinanti gravi disidratazioni, polmoniti, meningiti batteriche, encefaliti, infezioni cutanee, tubercolosi), malnutrizione, convulsioni epilettiche, neoplasie e ingestione di corpi estranei. Questa fascia d’età è la meno rappresentata all’interno del Reparto, essenzialmente per ragioni di carattere economico che rendono impossibile alle famiglie riferirsi all’Ospedale in caso di necessità oppure proseguire le cure che erano precedentemente state avviate, causando, in quest’ultimo caso, le dimissioni anticipate del piccolo paziente non ancora guarito.

La seconda parte dell’attività ospedaliera è dedicata al servizio ambulatoriale, che è fornito dal lunedì al venerdì ad eccezione del giovedì. Afferiscono all’ambulatorio pazienti seguiti infollow-up per patologie croniche (asma, epilessia, drepanocitosi, diabete mellito) e pazienti con patologie acute, il più delle volte di natura infettiva (infezioni delle alte vie aeree, gastroenteriti, malaria). Il costo del servizio e quello dell’eventuale terapia farmacologica sono a completo carico della famiglia, fatti salvi quelli dei pazienti con drepanocitosi e di quelli HIV-positivi. Ogni mercoledì l’attività ambulatoriale è completamente dedicata ai pazienti HIV-positivi o figli di madri sieropositive: sono valutati i parametri antropometrici di ciascun bambino, osservati i referti laboratoristici e stabilite la terapia e la frequenza dei prossimi controlli. L’assistenza rivolta a questa categoria di pazienti è gestita in cooperazione con un assistente sociale, Pascal Faye, che si occupa dell’adeguata educazione – specialmente sessuale – delle madri e dei pazienti in età fertile.

Il nostro intervento è consistito in un’iniziale attività di cooperazione (presentazione del caso clinico nel corso del giro visite, raccolta dei dati anamnestici, esame obiettivo), cui è seguita la graduale acquisizione dell’autonomia nella gestione del malato: la fiducia concessaci dal Dott. Diouf ci ha permesso di eseguire in maniera indipendente le consultazioni ambulatoriali (coadiuvati, in caso di difficoltà linguistiche, da un infermiere che fungeva da interprete) e, durante un periodo di assenza dello stesso Dott. Diouf, di dirigere pienamente le attività del Reparto.

Durante il giovedì l’attività ambulatoriale è chiusa al pubblico e l’intero personale ospedaliero è invitato a partecipare alle attività didattiche, organizzate dal Direttore della Pediatria e consistenti nella presentazione di argomenti cruciali da parte del personale medico, sia interno sia esterno al Reparto. Durante la nostra permanenza è stato possibile assistere alla presentazione delle relazioni riguardanti le epatiti virali e la gestione della gastroenterite e della disidratazione acuta. Da parte nostra è stata, invece, presentata una relazione riguardante l’osteomielite acuta in età pediatrica. Ciascuna presentazione è abitualmente seguita da un sostanzioso pubblico e accompagnata, al termine, da un vivo dibattito.

A nostro avviso, l’esperienza ospedaliera si è rivelata di grande utilità dal punto di vista didattico, permettendoci di apprendere il riconoscimento e la corretta gestione di condizioni cliniche che nel nostro Paese non sono ordinariamente osservabili ma che, proporzionalmente all’aumentare dei flussi migratori, divengono più frequenti. Abbiamo, inoltre, avuto l’occasione di riflettere sul reale utilizzo di una Medicina “ragionata”, che, per inevitabili ragioni economiche, deve rinunciare a indagini diagnostiche approfondite e a soluzioni terapeutiche immediate e ad ampio spettro, affidandosi pressoché esclusivamente alle risorse della conoscenza e dell’esperienza sul campo.

Per contro, da medici “occidentali”, è stato per noi quasi impossibile accettare in pieno l’eventualità del fallimento, con cui è necessario imparare a convivere in una realtà priva di mezzi come quella senegalese. In aggiunta, la distanza sia fisica sia culturale dai Paesi più avanzati rappresenta, secondo il nostro parere, una barriera verso l’aggiornamento scientifico di tutto il personale sanitario, che, non raramente, è responsabile di una cattiva gestione di alcune situazioni obiettivamente “banali”, quali l’uso responsabile degli antibiotici, il rispetto delle norme igieniche basilari (lavarsi le mani, spazzolarsi i denti, indossare le scarpe) e l’educazione alimentare (specialmente per quanto riguarda lo smisurato consumo di zuccheri semplici).

Collaborazione con l’associazione “FAP”

Futur Au Présent”, attiva a Ziguinchor dal 2012, fornisce assistenza educativa, sociale e sanitaria a persone che si trovano in condizioni disagiate. Nella pratica, l’associazione gestisce tre centri di accoglienza ed educazione per i bambini di strada e un programma sanitario ambulatoriale e domiciliare per bambini e anziani. La collaborazione dei medici specializzandi in Pediatria di Pavia, il CPAS e la FAP è portata avanti da diversi anni ed è stata da noi proseguita con regolarità, ogni settimana nelle giornate di martedì e giovedì. Il nostro intervento è consistito nel fornire consultazioni gratuite ai bambini che afferiscono, spontaneamente o condotti dall’equipe dell’associazione, presso l’ambulatorio infermieristico che, in assenza di medici volontari, è abitualmente gestito dall’infermiere Laurent Pascal Niassy e dall’assistente sociale Ibrahima Camara. Analogamente a quanto osservato nel corso dell’attività ambulatoriale ospedaliera, i bambini che si rivolgono al servizio presentano nella maggior parte dei casi quadri infettivi acuti (gastroenteriti, infezioni delle alte vie aeree, infezioni cutanee); accanto a questi, molto frequenti sono i casi di ferite lacero-contuse non profonde, necessitanti di medicazione periodica e copertura antibiotica, e di dermatofitosi (specialmente tinea capitis). Le consultazioni sono fornite gratuitamente così come lo sono i farmaci prescritti. La qualità dell’assistenza è discreta, essendo questa pienamente affidata alle capacità dell’unico infermiere presente; per questo motivo, sulla base delle nostre conoscenze e del tempo a disposizione, abbiamo fatto partecipare attivamente Laurent alle nostre consultazioni, illustrandogli i nostri ragionamenti diagnostico-terapeutici e istruendolo sui principali quadri clinici pediatrici e sul corretto utilizzo dei farmaci di cui l’associazione dispone. Parallelamente, abbiamo seguito periodicamente alcuni pazienti presi in carico dalla FAP portatori di patologie croniche (cardiopatie congenite, encefalopatie, neurofibromatosi, artrite idiopatica giovanile), alcuni dei quali erano già stati valutati dai colleghi specializzandi che ci hanno preceduto: successivamente alla consulenza eseguita a domicilio, abbiamo riferito alcuni di questi bambini agli ambulatori specialistici degli ospedali di Ziguinchor (Hôpital de la Paix, Hôpital Régional) al fine di ricevere delle conferme diagnostiche e stabilire eventuali programmi terapeutici. Grazie al contatto della FAP con altre associazioni europee, è stato possibile ottenere la presa in carico chirurgica di una bambina con neurofibroma deformante a livello del volto da parte dell’associazione “Face Au Monde” (l’avvio degli interventi è previsto per il mese di Dicembre) e, ugualmente, si auspica una presa in carico per quattro bambini con cardiopatia congenita da parte di un’associazione del Principato di Monaco alla quale abbiamo provveduto a fornire un dettagliato dossier clinico (in allegato). Contemporaneamente abbiamo inviato in consulenza all’Hôpital Dantec di Dakar i due pazienti con artrite reumatoide già in precedenza valutati, al fine di ottenere un corretto inquadramento diagnostico e la prescrizione del relativo piano terapeutico. Riguardo alla gestione di patologie croniche che necessitano di una terapia farmacologica vita natural durante, è auspicabile, per mezzo del CPAS, l’acquisto diretto dei farmaci e la concessione degli stessi tramite la FAP ai singoli pazienti.

La collaborazione stabile della FAP con i medici volontari, nello specifico con gli Specializzandi in Pediatria di Pavia con i quali esiste un rapporto ormai consolidato, ha permesso e, ci auguriamo, permetterà in futuro un intervento efficace nel territorio, garantendo un valido supporto anche a quella fetta di popolazione che, per motivi economici e culturali, passa inesorabilmente inosservata ai servizi di assistenza sanitaria. 

Collaborazione con l’associazione “Kasomay

Kasomay” è un’associazione di volontariato ONLUS con sede a Imola, costituita da medici e volontari e attiva nella regione della Casamance, dove si occupa della promozione della salute rivolta a bambini e genitori. Dal punto di vista sanitario, sono eseguite delle missioni quadri- o semestrali, durante le quali i pazienti sono sottoposti a visite mediche gratuite e, se necessario, condotti all’attenzione di medici specialisti negli ospedali di Ziguinchor. I nostri contatti con quest’associazione sono iniziati nel mese di Aprile e hanno portato a una collaborazione costante per cui, a cadenza settimanale, bambini con patologie necessitanti d’inquadramento diagnostico (cardiopatie, ernie inguinali e ombelicali, criptorchidismi, encefalopatie) erano inviati presso l’Hôpital Regional per eseguire consultazioni specialistiche. In tali occasioni ci siamo impegnati ad accompagnare i piccoli pazienti per esporre il loro quadro clinico agli specialisti e concordare gli accertamenti diagnostici e le eventuali terapie necessarie. Riteniamo che la cooperazione e il confronto con “Kasomay” possano procurare numerosi vantaggi grazie al rapporto con medici qualificati e volontari dalla grande capacità organizzativa.

Attività svolte in Casamance

Fatto salvo qualche piccolo agglomerato urbano (Bignona, Oussouye), i restanti centri abitati della Casamance sono rappresentati da villaggi scarsamente serviti dalle infrastrutture e perlopiù sprovvisti di elettricità costante e rete fognaria. Dal punto di vista sanitario, non sono presenti ospedali e l’assistenza è fornita unicamente tramite i Postes de Santé, ambulatori di dimensioni e dotazioni differenti (alcuni anche ospitanti un piccolo reparto di maternità), gestiti da personale infermieristico. La qualità del servizio è, conseguentemente, mediocre e, anche in questo caso, il costo delle consultazioni e delle cure ne limita notevolmente l’accesso da parte del pubblico.

Nella regione della Casamance il nostro intervento si è articolato in due attività principali:

  • Collaborazione con l’associazione locale “KDES” presso il Poste de Santé di Coubanao
  • Contatti con l’associazione franco-senegalese “ANIMA – Association Nyonsaise d’Initiatives Médicales pour l’Afrique” con sede sull’isola di Niomoune.

Collaborazione con “KDES”

“KDES” è un’associazione senegalese che si occupa della promozione delle attività agricole, urbanistiche e medico-sociali a Coubanao, villaggio situato a circa 40 km da Ziguinchor dove l’associazione ha sede, e nei villaggi limitrofi. Grazie alla collaborazione con il CPAS, gli specializzandi in Pediatria di Pavia hanno organizzato, nel corso delle loro missioni, delle giornate di consultazione medica gratuita destinate ai pazienti pediatrici e, in caso di necessità, agli adulti. La nostra attività è stata svolta a cadenza bisettimanale nelle giornate di sabato all’interno del Poste de Santé del villaggio con la collaborazione dell’infermiere responsabile e dei membri volontari dell’associazione. Il servizio aveva inizio nella mattina e la durata era essenzialmente imprevedibile, dato l’elevato numero di pazienti afferenti (all’incirca cinquanta per giornata considerando bambini e adulti). Le difficoltà nella gestione delle patologie sono state maggiori, a causa della più bassa disponibilità di farmaci e presidi medici, della lontananza – relativa alla scarsità d’infrastrutture – dagli ospedali di Ziguinchor e di una minore collaborazione da parte degli utenti, per difficoltà linguistiche e per profonde differenze culturali. I casi clinici sono stati sostanzialmente sovrapponibili a quelli comunemente riscontrati a Ziguinchor, con un’affluenza nettamente maggiore di neonati e lattanti, data la più elevata frequenza di parti a domicilio. Quando già in nostro possesso, abbiamo fornito gratuitamente i farmaci da noi prescritti. Nei casi di urgenza ci siamo attivamente impegnati al pronto soccorso degli afferenti al Poste de Santé, come nel caso di un bambino ferito gravemente in regione scrotale che abbiamo trasportato all’HôpitalRegional per essere sottoposto a intervento chirurgico di cui ci siamo personalmente fatti carico economico.

Contatti con “ANIMA”

“ANIMA” è un’associazione francese impegnata in missioni umanitarie a scopo medico in Casamance, diretta dal Dott. Yves Menguy e composta da numerosi medici specialisti volontari, francesi e non, che periodicamente hanno prestato servizio prevalentemente nei villaggi insulari del delta del fiume Casamance.
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Sino a qualche anno fa, servendosi di una piroga concessa da “Marins sans Frontières”, ANIMA ha condotto delle missioni sulle isole dell’area di Niomoune, guidate dal corrispondente locale Hyacinthe Diedhiou. Sfortunatamente, questo progetto è stato recentemente sospeso, lasciando un’enorme quantità di risorse – alcune delle quali di qualità superiore rispetto alle disponibilità senegalesi – completamente inutilizzate. Grazie ai recenti contatti stabiliti tra ANIMA e il CPAS, abbiamo avuto l’occasione di entrare in comunicazione con Hyacinthe e, nel corso della penultima settimana di permanenza in Senegal, svolgere un sopralluogo nella sede principale dell’associazione, situata sull’isola di Niomoune. Accompagnati da Matar Gaye, professore di lingua italiana a Ziguinchor che ci è stato di grande utilità nella mediazione con le popolazioni locali, siamo stati raggiunti nel villaggio di Elinkine da Benjamin, storico conducente della piroga di “Marins sans Frontières”, che ci ha condotto, lungo un tragitto di quasi due ore, sull’isola di Niomoune.

Dopo un colloquio telefonico con Yves Menguy, che difficilmente ha saputo celare l’entusiasmo di vedere il suo progetto poter finalmente risorgere, siamo stati guidati da Hyacinthe alla scoperta dei progetti portati avanti da ANIMA.

Il “Comitato della salute”

Sull’isola è tuttora presente un “Comitato della Salute”, composto da una decina di soggetti tra i quali figura lo stesso Hyacinthe, che gestisce le iniziative sanitarie di tutte le isole limitrofe (circa 15), occupandosi, in particolare, della raccolta di fondi monetari e del trasporto di persone necessitanti di assistenza ospedaliera, mantenendo, al contempo, contatti costanti con medici specialisti dell’Hôpital Regional di Ziguinchor.

Formazione del personale locale

Numerosi infermieri attualmente o precedentemente operanti sulle isole del delta sono stati in passato formati da medici europei e dallo stesso Yves Menguy al fine di acquisire gradualmente completa autonomia nella gestione delle attività dell’associazione. Un esempio tangibile è rappresentato da un’infermiera specificatamente formata sull’utilizzo dell’ecografia e tuttora operante localmente, che esegue regolarmente controlli delle donne in gravidanza disponendo di un ecografo portatile fornito da ANIMA.

Educazione sanitaria

Yves Menguy si è occupato in prima persona di promuovere campagne di educazione sanitaria rivolte alla popolazione locale, toccando tematiche di basilare importanza quali il rispetto delle norme igieniche e il consumo esclusivo di acqua potabile e altre molto delicate quali la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e la contraccezione, di cui resta traccia nella distribuzione gratuita, all’interno del Poste de Santé di differenti tipi di metodi contraccettivi. 

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Potenziamento del Poste de Santé

Il Poste de Santé di Niomoune è nettamente superiore agli standard della Casamance: grazie alle strumentazioni trasportate da Yves Menguy per mezzo del proprio veliero, gli abitanti delle isole dispongono di un ambulatorio odontoiatrico dotato di poltrona e sterilizzatore, di un ambulatorio oftalmologico dotato di lampada a fessura, di un reparto di maternità di notevole estensione, di un refrigeratore per la conservazione dei vaccini distribuiti gratuitamente alla popolazione pediatrica e di un servizio di fornitura di acqua corrente attualmente in fase di completamento. Le strutture citate sono attualmente inutilizzate a causa dell’interruzione delle missioni e dell’assenza di personale medico locale qualificato.

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Progetto “Piroga Medicale”

Per mezzo della piroga di “Marins sans Frontières”, ANIMA ha portato avanti delle missioni di durata bisettimanale o mensile sulle isole circostanti Niomoune e rivolte principalmente ai pazienti di età pediatrica. Yves Menguy si è occupato della creazione di registri anagrafici annoveranti tutti i bambini in età scolare, il loro stato di salute e le date dei controlli medici eseguiti. Questi ultimi erano effettuati con la collaborazione di medici specialisti di differenti discipline provenienti dalla Francia e dalla Svizzera. In questa maniera era garantito il monitoraggio continuo dei bambini della zona, specie di quelli portatori di patologie necessitanti di un’assistenza sanitaria continua e non disponenti delle risorse economiche sufficienti per una presa in carico presso gli ospedali di Ziguinchor. Anche il progetto “Piroga Medicale” è attualmente sospeso.

I contatti con ANIMA ci hanno permesso di venire a conoscenza di una dimensione incontaminata della realtà casamancese, completamente sprovvista delle agevolazioni, pur scarse ma indispensabili, che sono disponibili sulla terraferma. Ci auspichiamo che in occasione della prossima missione sia possibile, in collaborazione con il CPAS, concretizzare l’intervento degli specializzandi in Pediatria sulle isole del delta del Casamance, perpetuando il progetto avviato da ANIMA e sfruttando al meglio le strutture che quest’associazione ha fatto sorgere.

Attività svolte a Dakar

Gli ultimi giorni di permanenza in Senegal sono stati trascorsi presso la sede dell’associazione italiana “Renken”, situata a Dakar nel quartiere di Malika. Renken è un’ONLUS torinese sorta nel 2006 che porta avanti programmi umanitari a stampo educativo, sociale e sanitario prevalentemente nel nord della nazione. A Malika, in collaborazione con le associazioni Rainbow e Mitades, dal maggio 2015 è attivo il Cabinet medical “Nelson Mandela”, ambulatorio medico e ostetrico, che garantisce un accesso facilitato alle cure mediche per i ragazzi e le famiglie del sostegno di Renken, per i bambini di strada e per gli abitanti del quartiere. La nostra attività, prosecuzione di quella già avviata dai colleghi che ci hanno preceduto, è consistita nell’esecuzione di consultazioni pediatriche gratuite, durante le quali abbiamo goduto della collaborazione dell’infermiere Pascal Coly, fondatore, insieme ad altri colleghi, del Cabinet medical. Le risorse strumentali e terapeutiche della capitale sono di qualità nettamente superiore rispetto a quelle di cui disponevamo in Casamance e, fortunatamente, abbiamo riscontrato una maggiore attenzione nei confronti della prevenzione e del rispetto delle norme igieniche.

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Conclusioni

Ritornati con un bagaglio carico di esperienze, affetti, conoscenze, profumi, colori e alcuni dispiaceri, non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti di questa esperienza in Senegal, che è stata a metà tra una missione e un’avventura. Le non poche difficoltà riscontrate per far breccia nella radicata cultura locale e finalmente guadagnare la fiducia della gente non devono essere motivo di sconforto bensì uno stimolo a perseverare nell’impegno per ottenere dei risultati: per questa ragione confidiamo nella costante prosecuzione di questo progetto, formativo dal punto di vista culturale e didattico per i medici specializzandi che si propongono di metterlo in pratica, e indispensabile per numerosi bambini e adulti che, in assenza di questi medici, rischierebbero di rimanere inosservati.

Siamo infinitamente riconoscenti nei confronti dell’Università di Pavia, della Clinica Pediatrica e della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, dell’Ordine dei Medici di Pavia e del Comitato Pavia-Asti-Senegal per l’opportunità che ci è stata concessa, confidando nella possibilità di potere sostenerci ancora una volta nell’eventualità di voler ritornare a fare del bene e a farci del bene.

Dr. Carmelo Pistone
Dr.ssa Lilia Altieri