Riproduciamo qui un articolo tratto da LA PROVINCIA PAVESE dello scorso Sabato 22 Ottobre
Viaggio da 5mila km e trapianto per salvare la sorella
PAVIA. La paziente sta bene, e venerdì 21 ottobre è stata dimessa dal San Matteo dopo un trapianto di rene riuscito anche grazie ad una gara di solidarietà che ha visto impegnati policlinico, chiesa valdese e volontariato. La protagonista di questa storia a lieto fine è una senegalese di 25 anni, sposata con un italiano e residente da sei anni a Piacenza. La donatrice è sua sorella, ventunenne, che l’ha raggiunta dall’Africa per sottoporsi all’operazione.
Tutto nasce, come racconta Massimo Abelli, responsabile della struttura di Chirurgia Trapiantologica del policlinico che si occupa di rene, dalla collaborazione fra San Matteo e l’associazione pavese «Trapiantami un sorriso» (il cui presidente è Gianni Lodi), che si è fatta promotrice di un progetto, poi presentato all’«8 per mille della chiesa valdese». Tutto ciò con lo scopo di ottenere un finanziamento utile a coprire le spese sanitarie, assistenziali, di viaggio e soggiorno, a tre parenti extracomunitari consanguinei di altrettanti pazienti, in lista di attesa presso il Centro Trapianti del San Matteo. Tre parenti che erano disponibili alla donazione di rene a scopo di trapianto. Il progetto è stato poi accettato e quindi finanziato dalla chiesa valdese con un importo di 25mila euro.
Il trapianto sulla 25enne senegalese (era in lista di attesa da quasi tre anni) è il primo caso previsto dal progetto. Gli altri due saranno valutati e trattati prossimamente. La famiglia della paziente(mamma e cinque fratelli) vive in Senegal, e con l’aiuto di un’altra associazione no profit (Pavia-Asti-Senegal) che si avvale di giovani medici specializzandi del San Matteo, che prestano parte della loro opera in quel Paese, sono stati contattato i potenziali donatori e sono stati sottoposti da parte dell’ospedale pavese agli accertamenti diagnostici preliminari.
In considerazione dei dati clinici del ruolo all’interno del gruppo familiare, dell’età e delle motivazioni, il SanMatteo ha individuato due potenziali donatori. Fra i due è stata scelta la sorella più giovane che, dopo essere stata sottoposta al policlinico ad ulteriori e più approfonditi accertamenti utili ad acquisirne definitivamente l’idoneità clinica, ha effettuato la donazione di rene. Il prelievo mini invasivo è avvenuto presso la struttura di Chirurgia 2 del San Matteo, in concomitanza al trapianto sulla sorella maggiore.