Mamadou N’Diaye, meglio conosciuto come Doudou N’Diaye Rose c’ha lasciato a 85 anni il 19 Agosto nella sua città natale: Dakar.
Rose è considerato uno dei più rinomati musicisti africani del XX secolo. Definito dall’Unesco “tesoro umano vivente”, oltre con lo pseudonimo Doudou N’Diaye Rose era conosciuto anche con i soprannomi di “il matematico del ritmo” e “il gran maestro del tamburo”.
Nasce a Dakar da una famiglia di percussionisti.
N’diaye Rose inizia ad esibirsi nel 1937. Poco prima dell’indipendenza del Senegal si è esibito con Josephine Baker, diventando subito il percussionista preferito tra il pubblico di Dakar. Sono molte le collaborazioni: prima con la Rose Orchestra e successivamente con Miles Davis, Dizzy Gillespie e i Rolling Stones.
A lui si deve la prima scuola di percussioni a Dakar, dove sono nati i musicisti tradizionali di maggior successo dell’Africa contemporanea occidentale.
Ha fondato un gruppo di percussionisti tutto al femminile chiamato Les Rosette, composto interamente da proprie figlie e nipoti.
Noto in tutto il mondo per aver diffuso la fama del Sabar, il tradizionale tamburo senegalese nonché uno dei più importanti strumenti musicali dell’etnia Wolof.
Mentre si è specializzato nella Sabar, ha suonato molti altri tipi di tamburo, come saourouba, assicot, bougarabou, Meung Meung, Lambe, n’der, Gorom Babass, e Khine.
Una musica complessa con strutture ritmiche che ne costituiscono il suo marchio di fabbrica, musica che ha appassionato non solo l’Africa, ma tutto il mondo grazie alla sua tecnica sopraffina.